20.000 leghe sotto i mari, il capolavoro dell'avventura e del fantastico di Jules Verne. Un viaggio epico e affascinante nelle infinite distese sottomarine, in compagnia del titanico Capitano Nemo.

La trilogia di Alexandros, di Valerio Massimo Manfredi. Storia e avventura si fondono insieme in una serie di romanzi dal fascino indiscutibile.

Che cosa c'entra una piadina (nemmeno tanto buona) con la potenza feroce dell'amore e con i versi immortali di un poeta latino, Catullo, capace a distanza di 2000 anni di emozionarci ancora? C'entra, c'entra... Scoprirai come nel video. E quando lo avrai scoperto, condividi questo "angolo della cultura" con qualcuno che ama (o potrebbe amare) la poesia.

Cime tempestose di Emily Brontë, quando l'amore, la vendetta ed il soprannaturale si fondono e si scontrano con una natura selvaggia e indomabile, per dare vita alla storia perfetta.

Cerchi un libro da portarti in vacanza? Vuoi vivere un'avventura straordinaria in un mondo alieno e sconosciuto eppure vicino? Vuoi imparare qualcosa su come funziona la mente? La soluzione è semplice: "Destinazione cervello", del maestro della fantascienza Isaac Asimov.

Hai bisogno di un modo creativo e innocuo per sfogare rabbie e frustrazioni...? Il libro di cui parlo oggi potrebbe fare per te!

Nel nostro angolo della cultura di oggi torniamo nel mondo del fumetto e scendiamo insieme negli abissi magici (e infernali) dell'universo Marvel con... Trionfo e tormento. E ricordatevi: "Non esiste impresa troppo ardita, ma il Dr. Destino non implora."

Angolo della cultura: Eugenio Montale. La poesia che ti farà comprendere il valore di leggere in versi.

Hai mai provato a immaginare un mondo bidimensionale? Flatlandia, di Edward A. Abbott, un viaggio divertente e affascinante in un mondo di linee, punti e poligoni. Un capolavoro satirico che contemporaneamente mette a nudo i problemi e le ipocrisie delle società rigide e gerarchiche e ci insegna qualcosa del funzionamento "fisico" del nostro mondo e delle varie dimensioni.

Il vero mostro non è la creatura orribile alla vista, ma l'uomo che descrimina, ferisce, umilia. Frankenstein di Mary Shelley non è solo un libro, è la cosa più simile a un mito che abbia partorito la modernità. È un archetipo, e non è un caso che il suo sottotitolo sia "il moderno Prometeo". Non aver letto questo monumento assoluto al fantastico, all'orrore, all'avventura, alla fantascienza, al dramma, è quasi un crimine. Specie in un momento storico come questo, in cui la paura del diverso torna a proiettare su di noi la sua ombra gotica.